Quando a Berlino c’era il muro la creatività dei designers era innarestabile
È stato lo stile del dopoguerra: da una parte la creatività occidentale, dall’altra il rigore comunista. Oggi tornano a piacere entrambi. E’ affascinante esplorare e comprendere come la stagione della guerra fredda e le tensioni tra patto atlantico e blocco sovietico, abbiano influenzato e alimentato una creazione artistica fatta di ricerca e tecnologia. Un percorso scandito dalle visioni architettoniche della Stalinalee di Berlino est ( Il primo lotto della Karl-Marx-Allee rappresentò, negli anni cinquanta, l’opera architettonica più ambiziosa della neonata Repubblica Democratica Tedesca, nello stile architettonico stalinista, detto stile “torta nuziale” (Zuckerbäckerstil). Il secondo lotto che costituisce la parte occidentale della strada, venne costruito dal 1959 al 1965 utilizzando uno stile più moderno, e diede l’inizio all’uso su vasta scala delle costruzioni con blocchi prefabbricati) e dai programmi edilizi di Le Corbusier e Gropius a Interbau a Berlino Ovest ( Nel 1957 viene lanciata l’Interbau all’Hansaviertel, nuovo quartiere/esposizione di edifici definitivi, provvisori o solo progettati, basati sul tema dell’unità residenziale. È un’occasione di incontro e confronto unica e, anche se in modo non organico, le architetture realizzate sono di alto livello, in particolare il monoblocco di otto piani progettato da Niemeyer, la casa insolitamente curva di Gropius, il palazzo articolato e ammobiliato di Aalto, la torre a sedici piani di Schwippert. Le Corbusier progetta la sua terza unità d’abitazione, dopo quelle di Marsiglia e Nancy, in un’area vicina all’Olympia Stadion. In occasione dell’Interbau fu anche costruita la Kongress Halle di Hugh Stubbins, divenuta uno dei simboli della modernità di Berlino Ovest. Un grande edificio a sella, immerso nel verde, una specie di astronave pronta al decollo che ancor oggi non dialoga con il resto della città, ma che forse proprio in questo isolamento trova la propria forza e la propria notevole qualità visiva.)
Questa dualità di visioni e antagonismi politici la ritroviamo anche nel desiderio di modernità nell’ambiente domestico. Le tensioni creative si moltiplicano per inventare un nuovo habitat caratterizzato da un maggiore benessere Mobili più funzionali, adatti a un appartamento moderno, magari colorati ed esteticamente curati. “La casa è l’espressione di una gara in creatività, da una parte l’Europa e il mondo occidentale, dall’alto il blocco sovietico”. Quando nell’estate del 1989 la galleria Habernoll di Dreieich, vicino a Francoforte, espose una raccolta di oggetti rappresentativi della Repubblica Democratica Tedesca, si scoprì che anche l’Est aveva prodotto pezzi di design curiosi e semplici nella loro forma, oggi ambitissimi dai collezionisti e oggetto di studi
DDR Design, Taschen Edizione
la sperimentazione e la ricerca contribuirono a fare entrare per sempre, tra le pareti domestiche, un design confortevole e disponibile a usi diversi: la poltrona Womb (Grembo) progettata da Eero Saarinen nel 1946 e prodotta da Knoll nel 1948, con imbottitura in gommapiuma di lattice La Womb Chair fu realizzata da Eero Saarinen nel 1948 in esclusiva per Knoll. La seduta fu progettata per facilitare un atteggiamento rilassato, fornendo conforto emotivo e senso di sicurezza, di cui il soprannome Womb (”grembo”) , è stata la prima sedia di materiale plastico prodotta su vasta scala, concepita per accoccolarsi dentro, come in un bozzolo.
La Womb Chair ispirò molte opere successive come la Egg Chair di Arne Jacobsen ed ora la Slow Chair di Vitra.
Anche Charles e Ray Eames progettarono arredi di forma complessa, ma a prezzi contenuti, dalle sedie in compensato, la cui produzione in serie venne affidata alla Herman Miller, alle poltroncine in fiberglass, i primi mobili realizzati in plastica a vista entrati in produzione negli anni Cinquanta…. Eames, un nome, due persone, Ray e Charles, un sodalizio personale e creativo che li rese un’unica entità inscindibile e difficilmente trattabile separatamente.
Charles Eames (1907-1978) e Ray Kaiser (1912-1988) durante tutto il periodo della seconda guerra mondiale, progettarono parti di aeromobili e lettighe in compensato per conto dell’aviazione insieme ad un gruppo di collaboratori. La loro prima serie di mobili prodotti in grande numero, sfruttò proprio l’esperienza acquisita durante la guerra. Charles e Ray Rames sono tra coloro che hanno contribuito a dare forma al ventesimo secolo americano.
Sia le loro vite che i loro lavori hanno ben rappresentato i movimenti sociali che si andavano delineando al di qua della cortina di ferro.
Festeggiamo il ventennale della caduta del muro ma il design degli anni della Cortina di ferro è tornato prepotentemente a riempire le nostre cose… Vi propongo una sfida… le foto qui sotto quando sono state scattate? Ora ?? negli anni 60?? 50?? La verità è che la genialità di questi designer NON HA TEMPO
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