I Saloni 2011: 50 years young
I Saloni dichiarano la loro età ironicamente, con un gioco di parole che sottolinea la loro natura e il loro spirito, giovane e vivace.
50 anni portati bene se dai 12.000 visitatori che li hanno visitati nel 1961 si è arrivati ai 297.460 del 2010 e se i 328 espositori iniziali distribuiti su 11.000 metri quadrati sono diventati negli ultimi anni oltre 2500 su più di 200.000 metri quadrati.
50 anni che guardano esclusivamente al futuro, attraverso un progetto articolato che accanto alle consuete manifestazioni fieristiche – il Salone Internazionale del Mobile, il Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, le biennali Euroluce e SaloneUfficio e il SaloneSatellite – coinvolgerà la città di Milano per offrire uno spazio di riflessione sul design, sul mondo dell’industria che lo ha reso possibile, sulla creatività e sulla cultura.
Da martedì 12 a domenica 17 aprile 2011 duplice appuntamento con i Saloni, dunque!
Presso il quartiere espositivo di Rho per vedere, toccare, provare il meglio che l’arredo domestico può offrire in tema di tipologie – dal pezzo unico al coordinato – e di stile − dal classico al design al moderno − oltre a ciò che detterà le tendenze di domani.
E in città con un molteplice progetto di cultura che si apre in alcuni luoghi storici con numerosi eventi collaterali.
il Triennale Design Museum dedicherà la sua quarta edizione agli uomini che hanno creato il sistema mobile italiano (dal 5 aprile), mentre in piazza Duomo sarà allestito «Principia», un percorso multisensoriale firmato da Denis Santachiara (12 aprile – 1 maggio). E se in piazza San Fedele sboccerà un bosco di luci ideato da Attilio Stocchi, a Villa Necchi tornerà «La mano del grafico» (8 aprile – 8 maggio) e via Montenapoleone si trasformerà in un museo a cielo aperto.
La storia |
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Acronimo di Comitato Organizzatore del Salone del Mobile Italiano, Cosmit è la società che organizza il Salone Internazionale del Mobile di Milano, avviato nel 1961 dall’intuizione di una piccola schiera di mobilieri, espressione dell’organismo di categoria Federlegno-Arredo, per promuovere le esportazioni italiane di mobili e presto divenuto l’evento più atteso a livello internazionale per il mondo dell’arredamento. Molto in fretta il Salone si è rivelato un appropriato strumento di marketing per un settore assai polverizzato (oltre 13mila aziende con 205mila addetti; un sistema distributivo nazionale articolato su 20mila punti vendita) che non avrebbe altri strumenti per esprimere il proprio potenziale complessivo. Oltre al Salone Internazionale del Mobile, che si svolge a Milano ogni anno in aprile, Cosmit organizza le biennali Euroluce e SaloneUfficio (anni dispari), Eurocucina e il Salone Internazionale del Bagno (anni pari) e gli annuali Salone Internazionale del Complemento d’Arredo e SaloneSatellite. Tutti insieme questi eventi chiamati “i Saloni” – aperti agli operatori di settore e nella giornata di domenica anche al pubblico – occupano una superficie espositiva netta di quasi 230.000 metri quadrati all’interno di Fiera Milano a Rho, rappresentano la produzione di oltre 2.500 fra le più dinamiche e creative aziende del mercato internazionale e dei circa 700 giovani designer del SaloneSatellite e sono visitati da oltre 290.000 operatori all’anno, dei quali più del 50% provenienti da 160 Paesi di tutto il mondo. Su esplicita richiesta di un nutrito gruppo di storici espositori dei Saloni milanesi, a partire dal 2005 Cosmit ha dato avvio all’organizzazione all’estero de “i Saloni WorldWide. Furnishing Ideas Made in Italy”: a New York a maggio e a Mosca a ottobre. Dal 1997 Cosmit ha sede in Foro Buonaparte 65, in un palazzo storico del centro di Milano, insieme a Federlegno-Arredo, a Fondazione Cosmit e Fondazione Cosmit Eventi, quest’ultima attiva nel campo della comunicazione e dell’organizzazione degli eventi collaterali. Cosmit è associato a Icsid (International Council of Societies of Industrial Design) e Adi (Associazione per il disegno industriale). |
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dalla circola dell'agenzia delle entrate
per il periodo d’imposta 2012, la misura della detrazione è pari
− al 36% delle somme spese (bonifici effettuati) fino al 25 giugno 2012, per un ammontare
massimo di spesa di 48.000 euro per ciascuna unità immobiliare
− al 50% delle spese sostenute dal 26 giugno 2012 al termine del periodo d’imposta, con
un limite massimo di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare, tenendo conto delle
spese effettuate fino al 25 giugno 2012
Il contribuente che fino al 25 giugno ha già sostenuto spese per 48.000 euro e che, per
interventi sullo stesso immobile, ha speso altri 96.000 euro nel periodo dal 26 giugno al
31 dicembre 2012, può decidere di avvalersi della detrazione del 50% delle spese sostenute
dal 26 giugno in poi, in luogo della detrazione del 36% delle spese effettuate fino
al 25 giugno (circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 13/E del 9 maggio 2013)
■ per il periodo d’imposta 2013, la detrazione è pari al 50% delle spese sostenute, con un
limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare e tenendo conto,
in caso di mera prosecuzione dei lavori, delle spese sostenute negli anni precedenti
■ dal 1° gennaio 2014, la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36% e con il limite
di 48.000 euro per unità immobiliare.
L’ammontare complessivo della spesa va suddiviso fra tutti i soggetti che l’hanno sostenuta
e che hanno diritto alla detrazione.
Se gli interventi realizzati in ciascun anno consistono nella prosecuzione di lavori iniziati in
anni precedenti, per determinare il limite massimo delle spese detraibili si deve tenere conto
di quelle sostenute nei medesimi anni: si avrà diritto all’agevolazione solo se la spesa per la
quale si è già fruito della relativa detrazione non ha superato il limite complessivo previsto.
dalla circolare dell'ufficio delle entrate
Tra le altre novità si segnalano:
■ l’abolizione dell’obbligo di invio della comunicazione di inizio lavori al Centro operativo
di Pescara
■ la riduzione della percentuale (dal 10 al 4%) della ritenuta d’acconto sui bonifici che
banche e Poste hanno l’obbligo di operare
■ l’eliminazione dell’obbligo di indicare il costo della manodopera, in maniera distinta,
nella fattura emessa dall’impresa che esegue i lavori
■ la facoltà riconosciuta al venditore, nel caso in cui l’unità immobiliare sulla quale sono
stati eseguiti i lavori sia ceduta prima che sia trascorso l’intero periodo di godimento della
detrazione, di scegliere se continuare a usufruire delle detrazioni non ancora utilizzate
o trasferire il diritto all’acquirente (persona fisica) dell’immobile
■ l’obbligo per tutti i contribuenti di ripartire l’importo detraibile in 10 quote annuali; dal
2012 non è più prevista per i contribuenti di 75 e 80 anni la possibilità di ripartire la
detrazione, rispettivamente, in 5 o 3 quote annuali
■ l’estensione dell’agevolazione agli interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino
dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di
emergenza.