NOVITA’ BONUS MOBILI 2022 LA DIRETTIVA DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE
La detrazione si ottiene indicando le spese sostenute per l’acquisto degli arredi nella dichiarazione dei redditi (modello 730) e spetta unicamente al contribuente che usufruisce della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio. Per esempio, se le spese per ristrutturare l’immobile sono state sostenute soltanto da uno dei coniugi e quelle per l’arredo dall’altro, il bonus per l’acquisto di mobili o elettrodomestici non spetta a nessuno dei due.
Per avere l’agevolazione è indispensabile realizzare un intervento di recupero del patrimonio edilizio (vedi più avanti gli interventi ammessi) Questo intervento, inoltre, deve essere iniziato a partire dal 1° gennaio 2021
La detrazione spetta anche quando i beni acquistati sono destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio.
Quando si effettua un intervento sulle parti condominiali (per esempio, guardiole, appartamento del portiere, lavatoi), i condòmini hanno diritto alla detrazione, ciascuno per la propria quota, solo per i beni acquistati e destinati ad arredare queste parti. Il bonus non è concesso, invece, se acquistano arredi per la propria abitazione.
Per ottenere il bonus è necessario che la data dell’inizio dei lavori preceda quella in cui si acquistano i beni. Non è fondamentale, invece, che le spese di recupero del patrimonio edilizio siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile.
La data di avvio dei lavori può essere dimostrata, per esempio, da eventuali
abilitazioni amministrative o dalla comunicazione preventiva all’Asl, se è obbligatoria.
Per gli interventi che non necessitano di comunicazioni o titoli abilitativi, è sufficiente
una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
Se l’acquisto dei mobili e grandi elettrodomestici è destinato ad un unico immobile
facente parte di un edificio interamente ristrutturato da imprese di costruzione o
ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, per data di “inizio lavori” si
intende la data di acquisto o di assegnazione dell’immobile.
• manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione
edilizia su singoli appartamenti. I lavori di manutenzione ordinaria su singoli
appartamenti (per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti,
sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni) non danno diritto al bonus
• ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato
dichiarato lo stato di emergenza
Come precisato dall’Agenzia delle entrate nella circolare n. 30/2020, il bonus mobili spetta
anche ai contribuenti che usufruiscono del Sismabonus
ESEMPI DI LAVORI SU SINGOLI APPARTAMENTI CHE DANNO DIRITTO AL BONUS
Manutenzione straordinaria
• installazione di ascensori e scale di sicurezza
• realizzazione dei servizi igienici
• sostituzione di infissi esterni con modifica di materiale o tipologia di infisso • rifacimento di scale e rampe
• realizzazione di recinzioni, muri di cinta e cancellate
• costruzione di scale interne
• sostituzione dei tramezzi interni senza alterazione della tipologia dell’unità immobiliare
Rientrano nella manutenzione straordinaria:
• gli interventi finalizzati all’utilizzo di fonti rinnovabili di energia, ad esempio
* l’installazione di una stufa a pellet o di impianti dotati di generatori di calore
alimentati da biomasse combustibili
* l’installazione o l’integrazione di un impianto di climatizzazione invernale ed estiva a pompa di calore
* la sostituzione della caldaia, in quanto intervento diretto a sostituire una componente essenziale dell’impianto di riscaldamento.
Ristrutturazione edilizia
• modifica della facciata
• realizzazione di una mansarda o di un balcone
• trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda
• apertura di nuove porte e finestre
• costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti
Restauro e risanamento conservativo
• adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti
Non sono compresi tra gli interventi che danno diritto al bonus mobili ed elettrodomestici:
* quelli finalizzati all’adozione di misure dirette a prevenire il rischio del compimento di
atti illeciti da parte di terzi (a meno che, per le loro particolari caratteristiche, non siano
anche inquadrabili tra gli interventi edilizi di manutenzione ordinaria, manutenzione
straordinaria, restauro o risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia)
* la realizzazione di posti auto o box pertinenziali.
per esempio:
cucine
letti,
armadi,
cassettiere,
librerie,
scrivanie,
tavoli,
sedie,
comodini,
divani,
poltrone,
credenze,
materassi,
apparecchi di illuminazione.
È escluso l’acquisto di porte, pavimentazioni (per esempio, il parquet), tende e tendaggi, altri complementi di arredo
PER L’ACQUISTO DI GRANDI ELETTRODOMESTICI
di classe energetica non inferiore alla classe A per i forni, alla classe
E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F
per i frigoriferi e i congelatori, come rilevabile dall’etichetta
energetica. L’acquisto è comunque agevolato per gli
elettrodomestici privi di etichetta, a condizione che per essi non ne
sia stato ancora previsto l’obbligo.
Rientrano nei grandi elettrodomestici, per esempio: frigoriferi,
congelatori, lavatrici, lavasciuga e asciugatrici, lavastoviglie,
apparecchi per la cottura, stufe elettriche, forni a microonde,
piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento,
radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il
condizionamento.
Tra le spese da portare in detrazione si possono includere quelle di trasporto e di
montaggio dei beni acquistati.
Indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di recupero del
patrimonio edilizio, la detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo
di 10.000 euro per l’anno 2022
di 5.000 euro per gli anni 2023 e 2024
riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. La detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo
Il limite dei 10.000 euro (5.000 euro per gli anni 2023 e 2024) riguarda la singola
unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio
oggetto di ristrutturazione. Quindi, il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione
su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio.
Per avere la detrazione sugli acquisti di mobili e di grandi elettrodomestici occorre effettuare i pagamenti con bonifico o carta di debito o credito.
Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.
IL PDF COMPLETO CON LA GUIDA DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE
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