Archivi categoria: Senza categoria

LIBRI: Il gioco sapiente di Nino Dardi

Dardi-architettura- il gioco sapiente.jpg
Costantino Dardi
Architettura in forma di parola

I ventinove saggi di Costantino Dardi che compongono questo volume rappresentano alcuni dei più significativi contributi prodotti negli ultimi suoi quindici anni di vita, l’età della piena maturità, dopo il suo definitivo trasferimento a Roma. Dardi stesso aveva pensato di raccoglierli in forma unitaria e questa pubblicazione postuma ci consente di apprezzare meglio la cogente attualità dei temi trattati e il valore non effimero delle riflessioni dell’architetto friulano. Si ha così occasione di seguire un percorso, per molti aspetti ancora troppo poco noto, che va dai problemi sollevati dalla costruzione di New Town a quelli dell’allestimento museale, dal riuso dei grandi «contenitori storici» fino alle considerazioni che circoscrivono – come testimonia qui in un toccante testo il suo «compagno segreto» Aldo Rossi – quel «nuovo, più complesso e ambiguo sentimento del luogo» che insidia e attraversa il lavoro degli architetti. Non mancano, fra l’altro, alcuni sconfinamenti verso il cinema, la pittura, l’archeologia, oltre a mirabili ritratti di maestri dell’architettura contemporanea come Alvar Aalto, James Stirling, Arata Isozaki, fino al saggio Nel glauco chiarore abissale – forse il più bello mai scritto sull’opera di Renzo Piano.

 

le recensioni

 

 

 

Costantino Dardi
Alfonso Giancotti «(h)ortus. Rivista di architettura» 01-03-2010
L’ultima fatica di Michele Costanzo presenta numerosi elementi di pregio, primo tra tutti quello di riportare l’attenzione sul pensiero di un architetto che le recenti stagioni culturali hanno ‘colpevolmente’ dimenticato.
Architettura in forma di parole, infatti, è un volume che raccoglie ventinove scritti (tra cui alcuni inediti) di Costantino Dardi pubblicati tra il 1976 e il 1991, vere e proprie riflessioni che interessano il proprio impegno progettuale, l’impegno di architetti suoi contemporanei come Stirling, Piano, Isozaki e, ancora, la costruzione dello spazio nella storia dell’architettura.
Il senso di questa raccolta, la cui lettura integrale aiuta non poco nel processo di comprensione del significato dell’opera di Costantino Dardi, continuamente tesa verso la ricerca di un’identità (e quindi di una reciproca corrispondenza) tra teoria e progetto, è già ampiamente declinato dall’ossimoro contenuto nel titolo, che bene ne sintetizza il contenuto e il valore aggiunto.
E’ lo stesso Dardi, nell’introduzione alla prima edizione di Semplice lineare complesso, a proporre, come ci ricorda Michele Costanzo, un singolare  paradosso nello scrivere che …l’area della teoria appare assai più opportunamente coperta dai disegni, dai progetti e dal sistema di riferimenti ad essi sotteso […]. L’area del progetto, al contrario, per la esplicita assunzione delle posizioni di campo, per l’approccio deliberatamente orientato alla fondazione di una base di riferimenti, di un approccio critico, di un retroterra storico, di una collocazione culturale, mi pare che più correttamente sia occupata dai contributi scritti
Il curatore del libro, per suo conto, assolve a un ruolo determinante decidendo, nel saggio di apertura, di impegnarsi a condurre per mano il lettore nella “selva” di riflessioni ‘dardiane’, aiutandolo di fatto nella percezione di questo insieme di saggi come un ‘continuum’, di ogni saggio come tassello di un ‘corpus’ unico.
Attraverso la raccolta e la riposizione di questi contributi, frutto di un complesso (e travagliato) lavoro di ricerca, Michele Costanzo consente al lettore di ri-scoprire il senso del lavoro dell’architetto friulano (di origine) e romano (per scelta), dall’attenzione al tema del luogo al valore che la geometria assume come significato progettuale, per citare solo due tra i consistenti temi di riflessione.
Temi che emergono altresì dalla commossa testimonianza scritta da Aldo Rossi, in occasione della scomparsa del suo amico e collega, alla quale Costanzo affida il ruolo di atto conclusivo del suo volume.
Gli scritti di Donata Tchou, Renato Nicolini e Stefano Cacciapaglia (cui il curatore ha affidato la scelta dei disegni di Dardi che accompagnano gli scritti) completano la serie dei contributi che si affiancano a quello di Aldo Rossi con l’obiettivo di tracciare un ricordo della figura del protagonista del volume.
Al termine del libro viene naturale considerare Architettura in forma di parole come ideale momento conclusivo di una trilogia aperta dall’edizione del 1976 di Semplice lineare complesso e proseguita con l’edizione del 1987, rivista da Dardi anche nel titolo, attraverso la significativa aggiunta di Acquedotto di Spoleto, che molto incide sulla comprensione della sua ricerca. La differenza, in questa circostanza, risiede nell’opportunità di conoscere un Dardi raccontato da fuori, per quanto in larga parte attraverso le sue stesse parole.
La raffinata selezione dei testi operata da Michele Costanzo lascia emergere, in una nuova ottica, la passione e l’entusiasmo di uno dei grandi maestri della generazione che si è formata sotto il suo insegnamento, tanto nell’atto dell’esposizione del proprio operato quanto, con altrettanta passione, nell’esposizione dell’operato altrui, qualità che oggi sembra appartenere sempre meno alla figura dell’architetto.
Un libro che aiuta, in un momento difficile per questo mestiere, a ritrovare la passione per il progetto di architettura, attraverso – per adoperare le parole stesse del curatore del volume – …una rilettura della visione teorica come guida dell’azione progettuale.
Ma un libro diretto, soprattutto, alle nuove generazioni, con l’intento di alimentare la passione per l’architettura e favorire la conoscenza di una figura significativa della nostra (comunque) recente storia progettuale.
 
 

 

Architetture in forma di parole
Fiorella Vanini «www.gizmoweb.org» 01-12-2009
Questo volume, curato da Michele Costanzo, comprende 29 saggi scritti da Costantino Dardi tra il 1976 e il 1991, ordinati secondo una progressione cronologica, ed esce come opera postuma. Il volume si articola in tre parti: Introduzione, Saggi critici e in chiusura le testimonianze di Donata Tchou, Renato Nicolini, Stefano Cacciapaglia e Aldo Rossi. 

I contributi pubblicati in questa occasione sono stati scritti dall’architetto nel periodo della piena maturità professionale. Sono lontani gli anni in cui Ernesto N. Rogers dalle pagine di «Casabella continuità» [1] presenta Nino tra le giovani promesse dell’architettura italiana; lontano il lehrjahre con Giuseppe Samonà, lontani gli anni veneziani. Progressivamente Nino sviluppa, a partire dall’interesse per il linguaggio come struttura e per la forma come scrittura, una lettura diametralmente opposta a quella dei compagni del Gruppo Architettura. Ed è qui che matura lo scatto verso la “Nuova Architettura” esposto ne Il gioco sapiente (Padova 1971) e l’interferenza teoria-progetto denunciata in Semplice lineare complesso (Roma 1976). In un momento in cui Manfredo Tafuri, con i suoi proclami, induce la sindrome d’Edipo da progetto, Dardi decide di pubblicare il proprio lavoro in una collana in controtendenza, quella diretta da Francesco Moschini incentrata sul ruolo del progetto, in modo assolutamente provocatorio: nella sezione progettuale gli scritti, in quella teorica i progetti.

All’interno di questa “trilogia” di volumi, Architetture in forma di parole rivela l’evoluzione matura di un interesse mai sopito in Dardi; il suo inter-esse, la sua capacità di essere tra le cose, di leggere, cogliere nessi, problematiche. In lui l’interrogazione del presente rimane come una costante, cosicché attraverso i suoi occhi il tessuto del passato si nutre nell’ordito degli eventi e nella trama del vissuto personale. L’attualità di questi testi critici – una volta depurati dai fattori accidentali – aumenta a dispetto del tempo trascorso dal momento in cui tali giudizi sono stati formulati; un esempio è quello dell’attenzione dedicata da Dardi allo sconfinamento arte-architettura, nodo problematico attuale. Accanto all’analisi della dimensione personale di memoria e poetica, si leggono istantanee dove lo spazio isotropo del passato recente, gli anni Ottanta, acquista profondità, così dal basso continuo emergono temi – macchina, industria, composizione, monumentalità, piazza, facciata – e figure – Alvar Aalto, Renzo Piano, Arata Isozaki, James Stirling, Aldo Rossi, Richard Meier, Peter Eisenman.

POTETE SFOGLIARE QUESTO LIBRO NEL NOSTRO ANGOLO DI LETTURA…

VI ASPETTIAMO NEL NOSTRO SHOW-ROOM D’ARREDO

A LISSONE (MI) VIA PASCOLI 39 TEL 039794790

www.areamobili.com 

www.sartoriadeimobili.com

informazioni scrivendo a: info@domusarredilissone.it

Okite .. top per la cucina, il bagno e non solo

O come perfezione

K come espressione di forza e vigore

ITE come suffisso materico

OKITE

 Un materiale composito di elementi naturali miscelati dall’uomo. Un concetto cge deriva dall’applicazione di innovazione e ricerca a materiali già esistenti al fine di originare nuove dimensioni della materia. Con la severissima certificazione NSF, garanzia che OKITE è un prodotto sicuro e igienico per l’utilizzo in aree destinate alla preparazione alimentare. Oggi Okite è l’esclusivo piano capace di dare luce nuova alla tua cucina, al bagno e a qualsiasi altra parte della casa, non vi è limite di forme e i colori sono moltissimi (oltre 90 le varianti disponibili). Okite resiste agli impatti, all’abrasione, ai comuni acidi domestici, necessita di poca manutenzione e presenta un’inconfondibile estetica. Okite è garantito 10 anni.

okite collezioni.jpg

 

SCEGLI PER LA TUA VENETA CUCINE IL TOP IN OKITE

OYSTER BIANCO LUCIDO E ROVERE CAFFE TOP OKITE.jpg

 

rivenditore autorizzato Veneta Cucine

Domus arredi Via Pascoli 39 Lissone (MI) tel 039794790

visita il nostro sito www.areamobili.com 

www.sartoriadeimobili.com

richiedi un preventivo personalizzato scrivendo a info@domusarredilissone.it

 

Composizione bagno sospesa… prezzo da non perdere !!!

POLO 1.jpg

Composizione n. 1 

Dimensioni larghezza cm  140 x profondità cm 50

Completo di base sospesa 2 ante
Base sospesa 2 cassetti
Specchio
Lampada Alogena
Pensile 1 anta
Lavabo da appoggio wind
Top marmo madreperla
Colore: Rovere Scuro

Domus arredi Via Pascoli 39 Lissone tel 039794790

info e preventivi scrivendo a info@domusarredilissone.it

visita il nostro sito www.areamobili.com

 

 

Per sapere quanto costa un materasso in lattice .. leggi e clicca qui..

Per conoscere il Prezzo di una materasso in lattice potete scrivere, senza impegno, al nostro indirizzo e-mail info@domusarredilissone.it

oppure visitare il nostro sito internet ( i prezzi sono riferiti a materassi MATRIMONIALI) cliccando qui di seguito

per conoscere le caratteristiche tecniche cliccate sul logo CIGNUS

Centro Autorizzato materassi Cignus

Domus arredi Via Pascoli 39 Lissone tel 039794790

www.areamobili.com

info@domusarredilissone.it

 

 

Bagno design a prezzi scontati

POLO 6.jpg
 

Dimensioni: larghezza cm 125 x  profondità cm 50

Composta da Base lavabo a un cassettone
Base sospesa due cassetti
Specchiera serigrafata
Lampada
Pensile a una anta
Due mensole
Lavabo monoblocco in ceramica
Top laminato stratificato bianco ghiaccio
Colore: Larice grigio

solo € 1375,00 

Domus arredi Via Pascoli 39 Lissone tel 039794790

info e preventivi scrivendo a info@domusarredilissone.it

visita il nostro sito internet www.domusarredilissone.it

 

Serax …. non solo vasi per fiori … Serax un mondo ricco di Fascino ed esclusività

fiori vasi vetro serax.jpg
supporto ferro / pietra per un contenitore vetro che si trasforma in vaso per composizioni floreali inusuali!!!
serax centro tavola.jpg
centro tavola Serax per trasformare la tavola in una tavola “speciale”
 
acquista i prodotti e l’oggettistica SERAX da

info e preventivi info@domusarredilissone.it

visita il nostro sito

www.areamobili.com 

www.sartoriadeimobili.com

 

Una Gardenia per combattere la Sclerosi Multipla: nelle piazze italiane il 5 e 6 Marzo 2011

gardenia sclerosi multipla.jpg

Gardenia dell’AISM sarà il 5 e 6 marzo 2011 nelle principali piazze italiane: un evento d’eccezione organizzato dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla per gettare un fascio di luce e attenzione su una malattia di cui è bene parlare, discutere, approfondire. Sabato 5 e domenica 6 marzo in occasione della Festa della Donna, torna in 3.000 piazze italiane Gardenia dell’AISM, l’appuntamento con la solidarietà per la lotta alla sclerosi multipla. La sclerosi multipla è una malattia. La manifestazione sarà occasione per raccogliere i fondi oltre che approfondire gli scenari attuali della ricerca scientifica. Gardenia dell’AISM avrà cinque splendide testimonial: Valentina Vezzali, la cantante Noemi, la dj Michela Andreozzi, Marianna Morandi, nonchè la madrina AISM Antonella Ferrari. Oltre alle attuali indagini in corso sul tema e un approfondimento sui servizi sanitari e sociali dedicati alle persone colpite dalla malattia, i fondi raccolti serviranno a sostenere il Programma Donne oltre la SM: un modo per festeggiare in maniera inedita e consapevole la Festa della Donna, ricordando che un piccolo gesto talvolta può significare la salvezza per qualcuno.

Whirpool festeggia 100 anni … all’insegna dell’Ecorisparmio per un Elettrodomestico innovativo e sostenibile.

Per festeggiare i suoi 100 anni di vita, Whirlpool  ha convocato mercoledì 2 marzo 2011  al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano i ppresentanti delle istituzioni e gli esperti del settore per parlare di “tecnologia, innovazione e sostenibilità”.

100 anni whirpool.jpg

 

La storia del Whripool
Cento anni fa a Benton Harbor, sulle rive del lago Michigan, Lou Upton mise a punto una lavabiancheria manuale: insieme a suo zio Emory, titolare di un’officina meccanica, decise di aggiungervi un motore elettrico. Era l’11 novembre 1911, e nasceva la “The Upton Machine Company”, che divenne nel 1929 “Nineteen Hundred Corporation”. Il nome Whirpool (vortice) arrivò in seguito, nel 1950: da allora – grazie a una combinazione di crescita organica e acquisizioni strategiche – l’azienda è diventata leader mondiale nella produzione di grandi elettrodomestici.

La storia di Whirpool è destinata a incrociarsi con quella del marchio Italiano Ignis di  Giovanni Borghi,che nel 1943 a Comerio, vicino a Varese ha cominciato a produrre fornelli fondando appunto La IGNIS, prima azienda italiana a produrre un elettrodomestico ancora sconosciuto nel paese: il frigorifero. 

Whirlpool acquisì la Ignis nel 1989. Oggi a Comerio si trova il centro operativo per Europa, Medio Oriente e Africa, dove si gestiscono oltre trenta mercati diversi e quattordici fabbriche dislocate in sette paesi. E lì a maggio sarà allestita una mostra per ripercorrere nascita e sviluppo della Ignis, la sua evoluzione, la sua trasformazione dopo l’acquisizione da parte di Philips prima e di Whirlpool poi. Una trasformazione sempre accompagnata dagli investimenti in innovazione e sostenibilità, due concetti non a caso al centro dei festeggiamenti per il centenario.

Whirlpool, che ques’anno festeggia i suoi 100 anni, è la testimonianza concerta del business innovativo e sostenibile. Negli ultimi dieci anni dalle fabbriche Whirlpool sono usciti elettrodomestici in grado di utilizzare fino al 50% di energia e acqua in meno rispetto al passato e  il risparmio di energia elettrica può arrivare al 70% se le lavatrici “green generation” usano nel loro ciclo acqua riscaldata direttamente dai pannelli solari

1911 A St. Joseph, Michigan, viene fondata la Upton Machine Corporation, per la produzione di lavatrici a motore elettrico. Successivamente, nel 1929, l’azienda si fonde con la Nineteen Hundred Washer Co.
 
1919  Gottlob Bauknecht avvia una piccola officina di elettricista a Taillfingen, Germania, per poi fondare il suo primo stabilimento nel 1933. La Philips acquisisce la Bauknecht nel 1982.
 
1943 A Comerio, Italia, Guido Borghi e i suoi tre figli fondano la società e il marchio Ignis, che verranno poi acquisiti dalla Philips nel 1972 e in seguito dalla Whirlpool Corporation nel 1989.
 
1950 La Nineteen Hundred Corporation cambia il suo nome in Whirlpool Corporation.
 
1986 La Whirlpool Corporation acquista la KitchenAid.
 
1989 La Whirlpool Corporation e la Philips creano una joint venture europea. La Whirlpool Corporation diventa unico proprietario nel 1991. Dal 1991 ad oggi la Whirlpool Europe ha consolidato 32 mercati separati in un’unica realtà industriale.
 
2002 La Whirlpool completa l’acquisizione della Polar, S.A., produttore leader di elettrodomestici in Polonia e primo marchio polacco.
 
2006 Whirlpool Corporation ha acquisito Maytag Corporation, diventando il leader a livello mondiale nella produzione e nella commercializzazione di grandi elettrodomestici, con un fatturato annuo di oltre 19 miliardi di dollari, più di 80.000 dipendenti ed oltre 60 centri di produzione e ricerca tecnologica in tutto il mondo
Festeggia anche tu i 100 anni di whirpool scegli per la tua cucina gli elettrodomestici Whirpool, scegli i modelli di Veneta Cucine e le promozioni elettrodomestici Prevolution Whirpool in corso.
Rivenditore autorizzato Veneta Cucine

Domus arredi Via Pascoli 39 Lissone tel 039794790 www.areamobili.com info e preventivi scrivendo a info@domusarredilissone.it