Porta TV girevole sia per plasma/LCD che TV classico con struttura in metallo verniciato, pannelli in nobilitato o laccato opaco o laccato opaco. ripiano in vetro temperato laccato bianco mare. staffa per attacco TV su richiesta.
DIMENSIONI: larghezza cm 125, altezza cm 120, profondità cm 45
DI NOTTE marchio leader nel settore del dormire propone SANITIS una linea di materassi certificati “dispositivo medico” .
I laboratori CATAS hanno testato le proprietà decomprimenti dei materassi SANITIS, efficaci per prevenire e alleviare le patologie da decubito e i problemi posturali.
I materassi SANITIS sono classificati DISPOSITIVO MEDICO DI CLASSE 1 in conformità agli standard richiesti dalle Direttive Europee 93/42/CEE.
La qualifica di Dispositivo Medico di Classe 1 e la sua marcatura CE permette ai materassi SANITIS di beneficiare della detrazione di imposta per spese sanitarie (art.15 del DPR 917/86). I modeli proposti sono:
MAGNUM MEMO : materasso in lattice – lenta memoria
GALAXI MEMO : materasso geoflex – lenta memoria
ESSENZA: materasso geoflex – lenta memoria – con oli essenziali
I materassi potranno essere forniti nelle 5 varianti di rivestimento: Silver, Natura, Salusan, Caldolana e Benessere
Il sistema divani Terence by Jesse prevede l’integrazione con top in legno e vani giorno: i pouff si trasformano così in ampi tavolini e i divani si completano con piani ausiliari e piccole librerie. L’estetica del progetto interpreta l’imbottito come un volume geometrico, fatto di ampie superfici e di solide proporzioni . Un componente centrale dell’arredo domestico che in ogni occasione offre il massimo comfort.
la versatilità è la caratteristica principale della versione scorrevole di PLURIMO BY JESSE. Le molteplici tipologie estetiche delle ante vanno dalle soluzioni più neutre a quelle più caratteristiche, garantendo sempre la massima funzionalità. Le ante scorrevoli sono dotate di profili antipolvere lungo tutto il perimetro. Le ante scorrevoli sono fornite di meccanismo ammortizzato per cuna chiusura/apertura soft dell’anta.
armadio plurimo scorrevole con anta Scripta in vetro laccato nero satinato e serigrafato. (disponibile anche nella versione vetro bianco perla)
Armadio plurimo scorrevole con anta Web in vetro laccato bianco perla ( disponibile anche versione vetro nero)
Letto Baldo… per una notte unica: rivestimento in pelle pieno fiore o in tessuto (interamente sfoderabile); disponibile con o senza contenitore. Elegante e raffinato basamento in metallo cromato.
Rete telaio ferro e lamelle legno in varie dimensioni:
Il Porta TV girevole da parete di Doimo idea ha una struttura in metallo con pannello in vetro curvato laccato o laccato e serigrafato. Ripiano in vetro temperato laccato. Fornito sempre con staffa per attacco TV lcd o plasma. Comodissimo porta cd / dvd sul retro
COLORI DISPONIBILI: bianco mare, rosso amaranto, caffè, nero, nero serigarfato
DIMENSIONI: larghezza cm 125, altezza cm 166, profondità cm 65
disponibilità immediata vetro nero € 1440,00
RIVENDITORE DOIMO IDEA: DOMUS ARREDI Via Pascoli, 39 Lissone (MI) tel 039 794790 www.domusarredilissone.it
Data all’anno 493 il primo documento scritto, un decreto di papa Gelasio I in cui Lissone, con altri paesi veniva dichiarata “corte reale” (un ampio territorio agricolo con case e Chiesa).
Dalla fondazione al sec.XI Lissone visse la vita stentata di un villaggio agricolo sito fuori dalle vie commerciali e con territorio poco produttivo poiché povero d’acque: invasioni barbariche, guerre, carestie, epidemie ne misero in forse più volte la sopravvivenza. Il miglioramento avutosi all’epoca dei Comuni (sec.XI-XII) a Lissone fu merito soprattutto dell’ordine degli Umiliati, un singolare movimento religioso i cui membri esercitavano un lavoro manuale indipendente, la lavorazione della lana e la tessitura dei panni. Un catalogo del 1298 elenca ben cinque conventi dell’Ordine a Lissone, molti per un villaggio al di sotto dei mille abitanti. Dagli Umiliati i lissonesi appresero forse il gusto del lavoro indipendente, la cura artigianale del prodotto finito: caratteristiche che sono ben vive ancora oggi. Non per nulla lo stemma del Comune riporta l’emblema dell’Ordine: un agnello con il motto “Omnia vincit umilitas” (l’umiltà tutto ottiene).
Il declino dei Comuni, le lotte tra Signorie e la dominazione spagnola ridussero al limite le condizioni di vita a Lissone . Il territorio apparteneva a pochi grandi signori alle cui dipendenze stavano quasi tutti gli abitanti, legati alla terra da contratti esosi, senza speranza di riscatto. La coltivazione dei cerali, i vigneti l’allevamento del baco da seta non bastavano al pur misero sostentamento, per cui molti emigravano, e tutti integravano il lavoro dei campi con la tessitura su telai a mano,anche se tale attività era poco redditizia essendo rivolta solo alla fabbricazione di panni grossolani.. Alla fine delle guerre di successione e con il trattato di Aquisgrana (1748) il territorio milanese passò definitivamente sotto il governo illuminato dell’Austria: ne ebbero giovamento l’agricoltura, i commerci, le industrie ed in tutto il territorio si diffuse un nuovo benessere . Per questo, e seguendo la moda del momento, comune in tutta Europa, le grandi famiglie milanesi cominciarono a costruirsi in Brianza sontuose dimore per la villeggiatura, creando una forte richiesta non solo di manodopera per la creazione, ma anche di mobili ed arredi di ogni genere. I contadini lissonesi, prontissimi a cogliere nuove opportunità di guadagno per arrotondare gli scarsi bilanci familiari, accettarono di buon grado di costruire, su commissione, mobili o parti di essi nel tempo lasciato libero dalla coltivazione dei campi.
Nel breve spazio di due generazioni, a Lissone, come in altri paesi della Brianza, si sviluppa un artigianato mobiliero di alta classe , grazie anche ad un concorso di cause, quali ad esempio la soppressione dell’Università dei legnamari di Milano, che favori’ il ritorno al paese d’origine, ove c’erano occasioni di lavoro, di alcuni “magistri”, e anche alla nuova concezione del mobile neoclassico – Chippendale- che definendo strutturalmente ogni singolo pezzo permetteva la costruzione del mobile scomposto in parti, e poi assemblato per la vendita. Da qui la nascita delle varie specializzazioni: intagliatore, tornitore, lucidatore, laccatore, decoratore, tappezziere, e via dicendo. In epoca napoleonica si assistette ad un definitivo consolidamento di questa nuova attività, che portò fin sul mercato di Parigi mobili di produzione brianzola, e già verso il 1830 l’artigianato lissonese del mobile è una categoria produttiva vera e propria, che almeno in parte ha abbandonato il lavoro di agricoltura.
Dal 1840 al 1850 si vede il sorgere a Lissone delle prime “Grandi” aziende, a carattere industriale e commerciale insieme, che fanno conoscere e apprezzare il mobilio locale in tutta Italia. La dimensione aziendale resta comunque di tipo familiare e inizia a formarsi in quegli anni un tessuto vastissimo di piccole ed efficienti unità produttive, che è ancora oggi predominante. A partire dal 1850 Lissone può essere considerata il più importante centro mobiliero italiano, con una produzione diversificata al massimo negli stili e nella qualità – almeno secondo i criteri di giudizio del tempo – e con una buona organizzazione di vendita. Con l’unità d’Italia, ed a seguito della rivoluzione industriale sorgono altre industrie, di lavorazione dei salumi, di filatura della seta, di tessitura del cotone che impiegano molta manodopera, ma la produzione di mobilio detiene saldamente il primato. Così nel 1870 viene fondata la Scuola Professionale di Disegno e Intaglio, ad opera della Società di Mutuo Soccorso, e dal 1880 al 1890 sorgono le prime grandiose esposizioni di mobili, si allarga la vendita sul mercato italiano, si esporta in Egitto, Turchia, Medio Oriente, ed in esposizioni internazionali, le ditte lissonesi sono presenti raccogliendo lusinghieri riconoscimenti.
Con i primi anni del XX secolo nascono a Lissone aziende che riducono i tronchi in tavole, che producono i primi compensati (poco assorbiti dal mercato di allora) ed aziende che installano macchine per la costruzione di mobili. Tutto questo vien favorito dall’aumento costante della popolazione, più che raddoppiatasi in quarant’anni, e dal progressivo decremento dell’agricoltura, passata a poco a poco al ruolo di attività secondaria.
Nel primo dopoguerra la produzione artigianale di Lissone, sempre alla ricerca di nuovi sbocchi, accoglie l’invito del movimento razionalista, che con l’etichetta “moderno” sta prendendo piede anche in Italia; architetti ed arredatori di quella scuola trovano localmente chi realizza in modo ineccepibile le loro idee e la Triennale di Milano del 1933 ne è il vittorioso collaudo. Dai prototipi su disegno alla produzione di serie per tutti, magari un po’ adattata per precise ragioni di produzione o di gusto, senza per questo trascurare la produzione tradizionale sempre gradita alla clientela; poi arredamenti di palazzi pubblici, cinematografi, pezzi unici per case private: a Lissone sino alla seconda guerra mondiale è politica di produzione normale, che comprende tutti gli aspetti dell’industria del settore.
Il compito promozionale dal 1936 viene assunto da una manifestazione la “Settimana del Mobile” organizzata inizialmente da un sodalizio privato, e dal 1951 in avanti dall’Ente Comunale per il potenziamento del mercato mobiliero. Ultima, ma non meno importante annotazione, la fondazione nel 1955 dell’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “G.Meroni”, che sostituendo la vecchia scuola di Disegno ed Intaglio si è specializzato nella formazione professionale a vari livelli di mobilieri e di arredatori.
anche chi scrive questo blog lavora nel mondo del mobile da generazioni per conoscerci meglio www.domusarredilissone.it
1. Finalità Sostenere la giovane creatività nell’ambito del Design Proporre ai produttori nuove idee di prodotto e nuove opportunità di sviluppo del mercato Fare di Lissone un polo d’attrazione internazionale di creatività e professionalità nel settore del Design Promuovere Lissone come centro internazionale di ricerca, sperimentazione e di prototipazione di prodotti legati al mondo del Design
2. Tema Il tema proposto richiede la progettazione di nuovi concept di prodotto / arredo luminoso e / o corpi illuminanti con riferimento al settore delle nuove tecnologie dell’illuminazione ed alle sue molteplici possibili e innovative applicazioni nel campo dell’interior ed exterior design.
3. Condizioni di partecipazione Il concorso è aperto a studenti di Università (Facoltà di Design, di Architettura, Ingegneria) e Scuole superiori di Design, a progettisti, artisti, architetti e designer di qualsiasi nazionalità che nell’anno solare 2008 non abbiano ancora compiuto 36 anni di età. La partecipazione può essere individuale o di gruppo. In questa seconda ipotesi deve essere indicato un capogruppo, che sarà referente per tutti i partecipanti. Per tutti i componenti il gruppo vale il vincolo dell’età. I progetti devono essere inediti, pena l’esclusione dal concorso. Non sono quindi ammessi progetti in produzione, partecipanti ad altri concorsi o già pubblicati. Ogni partecipante è tenuto a controllare scrupolosamente i requisiti necessari alla partecipazione. La partecipazione avviene sotto la personale responsabilità del partecipante. I progettisti si assumono ogni responsabilità in merito all’originalità dei propri progetti. La partecipazione è vietata ai membri della Giuria, ai loro famigliari, ai dipendenti del Comune di Lissone e delle Istituzioni e/o aziende sponsorizzatrici e patrocinanti. La partecipazione è gratuita.
4. Premi Tre premi in denaro per un ammontare complessivo di €10.000,00 così ripartiti: € 5.000,00 al 1° classificato – € 3.500,00 al 2° classificato – € 1.500,00 al 3° classificato. Realizzazione dei prototipi dei primi 6 progetti classificati (altri 4 prototipi potranno essere realizzati se supportati da eventuali sponsor). Esposizione di tutti i progetti pervenuti presso il Museo d’Arte Contemporanea di Lissone; la premiazione del concorso avverrà in occasione dell’inaugurazione della mostra. Tutti i progetti regolarmente ammessi al concorso saranno raccolti su CD o DVD realizzato per l’occasione ed inserito nel catalogo della mostra dei prototipi. L’Amministrazione Comunale si impegna inoltre a esporre i prototipi realizzati e i relativi progetti presso adeguata struttura in concomitanza con il Salone del Mobile/Salone Satellite o dell’Illuminazione del 2009.
5. Giuria La commissione, che giudicherà gli elaborati pervenuti ai fini della premiazione, sarà costituita da Arturo Dell’Acqua Bellavitis, Direttore del Dipartimento Indaco, Politecnico di Milano, da Luigi Cavadini, Direttore artistico del Museo d’Arte Contemporanea di Lissone, da Rag. Sergio Allievi, Presidente di Progetto Lissone S.p.a, oltre che da figure significative del mondo della ricerca e della produzione di impianti di illuminazione. Il Presidente della Giuria sarà nominato all’interno della stessa e le decisioni saranno prese a maggioranza. Il giudizio della Giuria è inappellabile.
6. Parametri di valutazione Originalità dell’idea progettuale Qualità estetiche Utilizzo di nuove tecnologie illuminotecniche e nuovi materiali, anche in funzione del risparmio energetico Possibilità dell’oggetto di generare un progetto di sistema Attenzione alle caratteristiche ergonomiche, di sicurezza e ambientali Qualità della presentazione complessiva del progetto Realizzabilità del prodotto/prototipo
7. Termini di consegna degli elaborati Gli elaborati di progetto dovranno essere consegnati a mano o pervenire a mezzo vettori postali o corrieri entro le ore 11.00 del 20 dicembre 2008 all’indirizzo:
Comune di Lissone Ufficio Protocollo / Segreteria Via Antonio Gramsci, 21 20035 Lissone (Milano)
STORIA E ATTUALITA’ Jesse: una realtà profondamente legata al proprio territorio (Francenigo, in Veneto, è sede dell’Azienda dalla fondazione nel 1925) e al tempo stesso contraddistinta da un forte spirito internazionale: metodi produttivi all’avanguardia, continua attenzione per l’attualità. L’azienda produce sistemi e complementi d’arredo di design contemporaneo: una ricerca stilistica a stretto contatto con gli stili di vita del momento, che si riflettono in ogni componente delle collezioni Jesse.
LA QUALITA’ JESSE Le proposte Jesse sono ricche di qualità “invisibili”: lo scorrimento sempre perfetto delle ante, la solidità delle strutture, la possibilità di regolazioni “su misura” per ogni situazione. Componenti che rendono ogni mobile Jesse sicuro e affidabile nel tempo. Per questo il Sistema di Qualità Aziendale, sottoposto a continua verifica ed evoluzione, è stato recentemente riconosciuto a norma UNI EN ISO 14001-04. Un’affidabilità che continua in ogni momento: una rete dei rivenditori qualificati è in grado di portare tutta la qualità Jesse direttamente a casa vostra.
INTERNAZIONALITA’ Uno stile all’insegna dell’attualità, che si cala perfettamente nella concezione di un arredo contemporaneo: per questo motivo le proposte Jesse trovano spazio nei più prestigiosi show-room del mondo.
RIVENDITORE JESSE:
DOMUS ARREDI VIA PASCOLI, 39 LISSONE tel 039794790
Il Museo Bagatti Valsecchi, Casa Boschi di Stefano, Villa Necchi Campiglio e il Museo Poldi Pezzoli dal 2 ottobre 2008 sono riuniti nel circuito delle case museo milanesi.
Il circuito nasce con l’intento di far conoscere e promuovere il patrimonio culturale e artistico milanese, nel corso di quasi due secoli di storia, attraverso alcuni dei suoi protagonisti: i nobili Gian Giacomo Poldi Pezzoli e i fratelli Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi nell’Ottocento, i coniugi Boschi di Stefano e gli industriali Necchi Campiglio nel Novecento.Le quattro case museo, tutte situate nel centro di Milano, sono accomunate dalla generosità dei loro fondatori, che hanno messo a disposizione della collettività le loro abitazioni e le loro collezioni d’arte, e sono oggi luoghi di grande fascino. Visitarle permette di conoscere storie personali e scelte di gusto che riflettono anche l’evoluzione e la trasformazione della società cittadina.
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