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Apertura a libro per il forno REX

 

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Il forno Rex FQ 200 XE è multifunzione, dotato di 9 diverse modalità di cottura e di comodo ricettario preimpostato. Selezionate una delle ricette disponibili e il forno sceglie automaticamente la modalità di cottura, la temperatura e la durata ideale per ottenere i migliori risultati. Classe di efficienza A.

 

Il modello FQL 200 XE, dotato delle stesse funzionalità, si differenzia per l’apertura a libro, una soluzione ergonomica studiata appositamente per l’inserimento in una colonna o in una semicolonna. La porta del forno, caratterizzata dalla maniglia verticale, si apre lateralmente, come un libro, facilitando l’accesso al vano. Il forno è disponibile sia con l’artura a destra che a sinistra, permette un’apertura fino a 120 gradi.

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20% di spazio in più nel forno

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 Presentato all’ultimo salone sarà il protagonista  dei prossimi mesi i cucina.. è il nuovo forno hotpoint – Ariston Open Space.. nelle consuete dimensioni da incasso ospita una cavità di ben 70 litri, il 20% in più dei forni con le stesse dimensioni. All’interno illuminazione alogena e smalto grigio al posto del consueto nero, per consentire una maggiore visibilità. Il forno Open space ha il vantaggio di dividere letteralmente in due il forno grazie a uno speciale divisorio isolante e di regolare le due zone in modo indipendente, consente di cuocere due piatti a temperature differenti o addirittura di usarne solo una parte consumando meno energia. Ovviamente classe A..

maggiori dettagli sui prodotti ariston  www.areamobili.com    www.domusarredilissone.it  info e preventivi  info@domusarredilissone.it

 

 

Chi ha disegnato la nuova estetica del forno Open space?

 

Makio Hasuike & Co. per Hotpoint-Ariston

Il lavoro di Makio Hasuike rifugge da nostalgici ritorni autocelebrativi: egli persegue l’innovazione attraverso la proiezione verso il futuro e l’anticipazione di risposte a bisogni reali o che tali diverranno. Laureatosi alla University of Arts of Tokyo nel 1962, la sua preparazione professionale inizia in Giappone. Lavora per un anno come designer presso la Seiko , realizzando i progetti di 20 tipologie di orologi per i Giochi Olimpici di Tokyo del ’64. Dal 1963 è in Italia dove prosegue la sua attività in differenti settori del design. Apre il suo studio, Makio Hasuike Design, nel 1968. Da allora inizia la sua collaborazione con Merloni Elettrodomestici. Nel 1982 sviluppa un’attività di progettazione, produzione e distribuzione fondando MH WAY, che diventa occasione di verifica della complessità del sistema progetto-prodotto.

In oltre trent’anni di attività Makio Hasuike ha sviluppato progetti di successo per aziende italiane e straniere accumulando una vasta esperienza e conoscenza in diversi settori. Il campo di progettazione di Makio Hasuike & Co. è molto vasto: dagli strumenti tecnologici e di precisione agli accessori moda, dai piccoli e grandi elettrodomestici all’arredo e oggettistica, dalla grafica al packaging fino agli allestimenti. Durante la sua carriera professionale, attraverso incontri di eccezione con personaggi dall’impatto culturale forte si creano delle svolte decisive nel suo percorso professionale. Dalle varie esperienze a livello internazionale ottiene numerosi riconoscimenti e allo stesso tempo stabilisce dei rapporti molto significativi con alcuni clienti. Durante queste collaborazioni, al di là del suo ruolo progettuale, diventa fondamentale il suo apporto alla fondazione della strategia dell’azienda. Per queste sue caratteristiche oggi fa parte del Comitato Fondatore del Master di Design Strategico del Politecnico di Milano, oltre che insegnare alla Facoltà di Disegno Industriale di Milano.

Mayo della Bovisa: arte, cibo, design, musica

In occasione di Mayo Bovisa e della mostra Junkbuilding trenta artisti realizzeranno opere uniche che avranno come tema il junk space dell’architetto olandese Rem Koolhaas

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opere dell’architetto Rem Koolhaas

Dal 2 al 7 maggio, presso gli spazi di Triennale Bovisa, artisti provenienti da differenti ambiti culturali ed espressivi, in un happening a porte chiuse, lavoreranno e si confronteranno per creare opere uniche, site-specific. Queste saranno le vere protagoniste della mostra realizzata con il sostegno dell’Assessorato al Tempo Libero del Comune di Milano, con la collaborazione del Politecnico di Milano e con il contributo di EuroMilano, che aprirà i battenti il successivo 9 maggio per chiudere il 5 giugno 2008. Arte, musica, incontri, performance, installazioni, foto, video animeranno il piazzale antistante la sede espositiva durante tutto il periodo di apertura.

Su tutti svetterà l’opera di Klaus Pobitzer, visibile da lontano: un gigantesco ragazzo abbracciato a uno dei gasometri, simbolo della Bovisa fin dai tempi di Mario Sironi, quando però rappresentava il volto triste di una città che aveva fatto della periferia il suo buco nero.. Mentre i concerti in programma saranno due: Il 17 maggio si esibiranno Dee Jay Tayone, Gianluca Putrella e Casino Royale. Il 22 maggio ci sarà uno spettacolo di Edwin van der Heide. Entrambe le manifestazioni inizieranno alle 21.30.

Junkbuilding sarà inaugurata l’8 maggio, e sarà aperta al pubblico dal 9 maggio al 5 giugno tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 11 alla 23. L’ingresso costerà dai 4 ai 6 euro.

L’iniziativa fa parte di Mayo Bovisa, l’appuntamento che conferma la vocazione di Triennale Bovisa come centro per l’arte contemporanea.

RACCOLTA PREMIO LISSONE

Selezione raccolta storica Premio Lissone

Al museo d’arte contemporanea fino a luglio 2008

Esposizione delle opere derivanti dalle edizioni straordinarie dello storico Premio Lissone (1946-1967), che vide esporre a Lissone artisti quali, solo per citarne alcuni, Antoni Tàpies, Emilio Vedova, Mario Schifano, Mauro Reggiani, Piero Dorazio, Karel Appel, François Dufrêne.

Sostenuto dalla più qualificata critica (Giulio Carlo Argan, Pierre Restany, Luciano Caramel…), il Premio Lissone divenne negli anni Cinquanta e Sessanta un vero e proprio punto di riferimento per le più avanzate ricerche artistiche a livello internazionale, anticipando persino le selezioni della Biennale di Venezia.

E’ nel 1946, quando ancora sono laceranti le ferite della guerra e fumanti le rovine, che un manipolo di coraggiosi lungimiranti, i responsabili della Famiglia Artistica Lissonese (associazione culturale lo locale) danno avvio alla prima edizione del Premio Lissone, un premio di arte contemporanea che diventerà negli anni Cinquanta e Sessanta un vero e proprio punto di riferimento per le ricerche artistiche più aggiornate a livello internazionale, paragonabile – naturalmente per la qualità e non per la quantità delle opere esposte – alle più importanti esposizioni quale, in primis, la Biennale di Venezia.
 
La Famiglia Artistica è attiva dal 1934 e i suoi caratteri corrispondono perfettamente a una stagione irripetibile della cultura italiana: quella postunitaria, che vede affiancarsi alle ancor gracili istituzioni pubbliche associazioni private che si assumono responsabilità, iniziative, scommesse, verrebbe da dire, rivolte al nuovo, ispirate ad una non retorica idea di progresso civile.

Attorno al Premio Lissone storico gravitano, negli anni, figure illustri. L’artista Gino Meloni anzitutto, orgoglio artistico della città, Giovanni Fumagalli, pittore e operatore culturale, Guido Le Noci, uno dei più geniali galleristi dell’Europa del Dopoguerra, e poi Raffaele De Grada, Mauro Reggiani, Atanasio Soldati, Dino Formaggio, Renato Birolli, Giulio Carlo Argan, Christian Zervos, Will Grohmann, Franz Roh, Werner Hofmann, Luciano Caramel…
 
E i premiati non sono da meno, sia che appartengano alla scena nazionale (ad esempio Emilio Vedova nel 1959) sia che si affaccino all’internazionale, come sarà per Theodor Werner, Gerard Schneider, Antoni Tàpies, Karel Appel, François Dufrêne, Edo Murtić, José Guinovart, Peter Klasen, per non citarne che alcuni.
 
Da quella attività, un ventennio fervido e pionieristico, è nata la Collezione Storica che  si presenta sino a luglio: frutto di acquisizioni, e di talune donazioni, che intendevano lasciar traccia concreta di eventi – ogni edizione del premio era, di per sé, un grande avvenimento culturale – e che ora ci ricordano una stagione forse irripetibile, della quale il Museo d’arte contemporanea di Lissone vuol essere degno erede.

 

micronde, grill, crisp, aria ventilata, a vapore .. la magia della cottura dei forni micronde whirpool

MODELLO AMW535/IX – LINEA PREMIUM – CRISP SESTO SENSO

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  • cavità inox 40 litri
  • piatto girevole da 40 cm
  • comandi intelligenti sesto senso
  • grill reclinabile
  • acciaio easy to clean
  • potenza grill 1600 W
  • potenza micronde 900 W 
  • funzione crisp
  • cottura a vapore – vaporiera a corredo
  • cottura combinata micro +grill /micro + crisp
  • sistema di scongelamento jet defrost
  • ricettario specifico per funzioni forno
  • colore:inox

 Whirlpool ha creato una gamma di forni a microonde completa e diversificata con cui è possibile cuocere ogni tipo di ricetta: dalle più semplici – dove è richiesta la sola azione delle microonde – a quelle più elaborate, che invece richiedono cotture combinate come Grill, Crisp Whirlpool, Aria ventilata o cottura a vapore. 

Le onde 3d di Whirlpool
L’innovazione tecnologica che principalmente differenzia i forni a microonde Whirlpool dagli altri prodotti esistenti sul mercato è il sistema di diffusione delle onde (3D), che garantisce risultati impareggiabili in termini di qualità di cottura.

3D è un esclusivo sistema di distribuzione delle microonde brevettato da Whirlpool, che si basa sulla doppia emissione simultanea di onde (D.E.S.) che si riflettono sulla parete posta di fronte al magnetron. La parete riflettente funziona pertanto come fosse un terzo punto di emissione (di qui il nome “3D”), che fa sì che le onde occupino tutta la profondità della cavità.
Il sistema 3D consente pertanto una maggiore uniformità nella distribuzione delle onde e di conseguenza prestazioni di cottura altamente superiori.

Crisp, Defrost Steam
L’esclusiva funzione CRISP di Whirlpool che permette di ottenere risultati di cottura impareggiabili, prima considerati irraggiungibili con un forno a microonde.
Con la funzione Crisp Whirlpool è possibile cucinare pizze, torte salate, arrosti di carne e di pesce grazie all’azione di tre fonti di calore: la cottura con le microonde, il grill che dora la parte superiore e il Piatto Crisp Whirlpool che dora la parte inferiore e che consente di ottenere pietanze croccanti e perfettamente dorate.
Jet Defrost di Whirlpool permette di scongelare i cibi 7 volte più rapidamente di un microonde tradizionale, raggiungendo anche la parte più interna dell’alimento.

Sesto Senso
La tecnologia esclusiva Sesto Senso di Whirlpool applicata anche al microonde, è in grado di riconoscere il cibo e di regolare automaticamente il tempo e la potenza per un perfetto riscaldamento o per una perfetta cottura. Due le modalità di cottura cui è applicata la funzione Sesto Senso: Sesto Senso Crisp e Sesto Senso Steam; una la funzione di riscaldamento Sesto Senso.
La funzione Sesto Senso Steam cuoce a vapore regolando automaticamente la potenza delle microonde in base alla tipologia di cibo che si vuole cuocere, grazie ad un sensore che misura costantemente l’umidità residua.

Altre funzioni completano i forni della gamma dei microonde di Whirlpool, rendendo possibile ogni tipo di cottura: la funzione Grill, per esempio, che griglia i cibi sfruttando il grill al quarzo posto nella parte superiore della cavità o la funzione Cottura ventilata, dove una ventola (che diffonde il calore su tutto il cibo) si associa alla cottura con funzione Microonde.

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Già si pensa al fuori-salone 2009

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Più di 60mila presenze registrate nel quartiere in meno di una settimana; un numero altissimo di appassionati e curiosi  di tutte le età. L’edizione 2008 del Fuorisalone chiude a testa alta. Ora occorre pensare un progetto per riqualificare la zona di Via Tortona e farla vivere anche nei prossimi 11 mesi in attesa del Fuorisalone 2009 durante il quale si dovrà evitare l’ abusivismo che nell’edizione appena finita ha dilagato sui marciapiedi, nelle strade, nei cortili. Commercianti, creativi e Vù Cumprà senza permessi, senza regole. Il Fuorisalone  deve già lavora al progetto 2009 perchè i grandi numeri della fiera satellite non possono essere lasciati all’autogestione e al buon cuore dei turisti che per quanto riguarda i trasporti , i parcheggi la sicurezza si sono dovuti “arrangiare”. Occorre creare  isole pedonali da vivere e  naturalmente parcheggi e magari servizi di navette da Rho a Zona Tortona.  Sarebbe bello se nascesse La cittadella del design: passeggiate creative,  due nuove spazi: le vecchie fabbriche di via Tortona 31 e di  via Forcella 5.  Aspettiamo anche di sapere cosa sarà della stazione di Porta Genova dopo la dismissione. Quell’area  consentirebbe di aprire una finestra sui navigli e creare  la  futura Città delle Culture. Intanto,  da quando il Fuorisalone si  è spento, l’ex Ansaldo  si  sta riempiendo nuovamente  di cacciatori di rottami, ladri di lavandini, sbandati.  Che peccato!!!!

nuove proproste JESSE direttemente dal fuorisalone

Una scacchiera ee9646fa8a0ba64663028f850a9acfae.jpg6572f0f31448326f0d06dc9d40dca75a.jpg3ef650da02e5896e74f06d96505febbf.jpg291f12fe4c01ba1c719861ca1b64a315.jpgenorme  per giocare la partita a scacchi  dell’arredamento  2008. Questo il palcoscenico per le nuove creazioni Jesse presentate al Fuorisalone. Design made in Brianza e una nuova produzione caratterizzata dai laccati. Fantastici giochi di luce per enfatizzare  il contrasto Bianco/nero.

altre foto  su www.domusarredilissone.it  www.areamobili.com info e preventivi info@domusarredilissone.it

 

 

la mia grande amica lavastoviglie

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PRIMA…………………….  

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……………………DOPO 

non potrei, proprio non potrei starne senza… vi sembro esagerata?? io mi sento solo sincera.. io che amo le cene con gli amici a casa, io che amo apparecchiare la tavola con tutte le ciotoline colorate per salse e salsine, io che amo assaggiare piu’ vini in una  stessa cena e finere con un Piccolit ( vi metto il link è TROPPO BUONO  http://www.liviofelluga.it/index.php?pag=vini&f=int&id=5&l=ita )da degustare con formaggi saporiti, piccanti e al profumo di erbe   come potrei stare senza lavastoviglie??? e poi quando deciso di pulire i soprammobili di casa (pochi e esclusivamente lavabili ad acqua) come farei?? In lavastoviglie lavo tutto, ma proprio tutto…  

la lavastoviglie – non considerata indispensabile in Italia, dove solo il 36% circa delle famiglie ne fa uso (tendenza in aumento negli ultimi anni)  – a volte l’acquisto non viene preso in considerazione perché si pensa che comporterebbe un ulteriore aumento del consumo energetico familiare. Nel caso della lavastoviglie, l’errore è sostanziale: rispetto al lavaggio manuale, l’impiego di una lavastoviglie della produzione attuale, non necessariamente prodotti di fascia alta, può portare ad una riduzione del 20% circa del consumo di energia elettrica, e fino all’80% del consumo di acqua, oltre ad un utilizzo più razionale e ottimizzato del detergente.

COME SCEGLIERLE???

io mi sono presa un’ariston – giusto rapporto qualità/prezzo

ARISTON

  • nuovo sensor system. per ottenere un lavaggio ottimale è stato creato un nuovo ensore di torbidità dell’acqua in grado discegliere il programma più adatto (temperatura, quanttà d’acqua, durta del lavaggio)
  • auto half load:  il mezzo carico è automatico. a carico ultimato, la lavastoviglie seleziona il ciclo ottimale di lavaggio e le stoviglie si possono disporre liberamente sia sul cestello superiore che su quello inferiore.
  • baby cycle: è stato studiato per garantire un’igiene asoluta di biberon, tettarelle, piattini garantendo una perfetta azione igienizzante
  • goodnight: per un silenzio ancora più avvolgente riduce ulteriormente la rumorosità
  • sped25′ per un lavaggio rapido di soli 25 minuti a metà carico
  • ovviamente tutto classe AAA

 al salone del mobile più precisamente negli spazi del salone EUROCUCINA

ARISTON è al padiglione 26, stand A02  corsia A

http://www.hotpoint-ariston.it/ha/entryPoint.do

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non solo cappe ma oggetti d’arte

sembra facile decidere cosa andare a vedere al salone del mobile di Milano… ma è davvero troppo grande per visitarlo tutto e allora ho pensato che da oggi a mercoledì selezionerò gli articoli che piu’ mi affascinano, (basta tutti quei mobili uno fotocopia dell’altro)  quest’anno vorrei girare tra gli stand come se mi trovassi in una mostra di design e queste cappe meritano un’attenta osservazione. Una cappa per trasformare la cucina in un ambiente fuori dal comune.

Poi oggi è il mio compleanno e di lavorare seriamente non ne ho proprio voglia, meglio navigare tra un sito e l’altro. inizio proprio da qui  http://www.elica.com/prodotto~ca_id~76~mn_id~14~lg~it~cappe~a-parete.htm

 

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salone del mobile e eurocucina

Sta per iniziare la grande festa.. dal 16 al 21 aprile SALONE DEL MOBILE DI MILANO 47° edizione  http://www.cosmit.it/tool/home.php

grande scorpacciata di design e di eventi fuorisalone assolutamente da non perdere

ecco la mia agenda per la prossima settimana  (ovviamente dopo salone):

mercoledì 16 aprile TRIENNALE DI MILANO Viale Alemagna, 6  PERCORSI DI DESIGN. 60 anni di storia Bticino, oltre mezzo secolo di prodotti icona in mostra

giovedì 17 aprile opening party “the game  storie di design, cavalli e regine. “J” jesse Via beltrami 5 angolo piazza Castello

venerdì  19 aprile ZONA TORTONA (Porta Genova) è festa fino a mezzanotte nel quartier generale degli eventi fuori salone

sabato 19 aprile Mercati generali. Mercato ortofrutticolo di Milano Ex Macello Viale Molise.  va in scena: La festa di chiusura della settimana del design organizata dal gruppo Esterni.

 

vi segnalo inoltre

FABBRICA DEL VAPORE  via Procaccini 4: Studio Azzurro: Sostenendo le stelle. Una festa di paese, una luminaria tra sacro e profano, un cortile illuminato da una serie di lampadine colorate che segnano il contorno dell’edificio chiamato “la cattedrale” affascinante edificio di archeologia industriale dell’ inizio del secolo scorso, prima che venga impacchettato per il restauro e resti celato alla vista per mesi: imparare a guardare e riprendere coscienza delle cose e dei luoghi. 16,17,18 e 19 aprile soltanto, dalle ore 21  http://www.fabbricadelvapore.org/it/news/

Peter Greenaway: l’Ultima Cena di Leonardo 

In occasione dei Saloni 2008, l’artista inglese Peter Greenaway fa rivivere uno dei capolavori dell’arte più famosi al mondo, in una straordinaria commistione di linguaggi che comprendono arte, cinema, poesia, musica e la più moderna tecnologia.
Sala delle Cariatidi, Palazzo Reale, Milano
16 aprile – 4 maggio 2008

da lunedì a domenica, chiuso il giovedì (tranne il 17 aprile)
ogni venti minuti dalle 20.00 alle 23.00, primo ingresso 19.45

 

DOMENICA IL SALONE DEL MOBILE APRIRA’ LE PORTE ANCHE AI PRIVATO E ALLORA QUALE GOLOSA OCCASSIONE PER VOI PER CURIOSARE LE ULTIME CREAZIONI DEL DESIGN per noi operatori invece sarà la volta di restare sul divano per  riprenderci dall’indigestione di mobili, colori, design..