Aggiornamento 6 aprile 2010
Questo è il Call center del Ministero dello Sviluppo Economico per gli incentivi relativi all’acquisto (per sostituzione/rottamazione) di Cucine complete di elettrodomestici o elettrodomestici ad alta efficienza energetica.
800.123.450 da rete fissa – chiamata gratuita –
e 199.123.450 da rete mobile,
dedicato ai consumatori, si apprendono importanti precisazioni rispetto agli incentivi dedicati a cucine ed elettrodomestici
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Aggiornamento 26 MARZO 2010
26 MARZO 2010 -E’ stato varato l’atteso decreto per concedere altri incentivi e benefici che riguarderanno un milione di famiglie.Il decreto – E’ stato firmato dai ministri dello Sviluppo Economico Scajola con quello dell’ Economia Tremonti e dell’Ambiente Prestigiacomo.
Cucine componibili ed elettrodomestici da incasso ad alta efficienza
Come ottenere gli sconti. Bisognerà rivolgersi al rivenditore, che verificherà la capienza del bonus e comunicherà al consumatore la disponibilità dell’incentivo che diventerà uno sconto sul prezzo d’acquisto. Se i fondi sono esauriti, l’incentivo non scatta. Il decreto attuativo dello Sviluppo economico prevede che Poste Italiane attivi un call center ( al momento non ancora attivo) per fornire informazioni e ponga in essere tutti gli adempimenti necessari per far arrivare il bonus nelle mani del consumatore. A sua volta, il negoziante che intende praticare lo sconto compilerà un modulo elettronico riportato in un apposito sito del ministero, poi al momento della vendita, effettuata l’emissione dello scontrino fiscale, lo trasmetterà online al “centro di contatto” delle Poste. È prevista la revoca del contributo in caso di assenza dei requisiti previsti per usufruire dell’incentivo o se la documentazione da esibire per la fruizione del bonus è incompleta o irregolare.
Altra novità del decreto attuativo, rispetto alle notizie circolate finora, interessa le cucine componibili. Il bonus, infatti, scatterà solo se la nuova cucina sarà corredata da almeno due elettrodomestici ad alta efficienza, scelti fra frigorifero/congelatore in classe A+ e A++, forno in classe A, piano cottura a gas (se inserito) con dispositivo di sorveglianza fiamma, lavastoviglie (se inserita) in classe tripla A. Attenzione: se gli elettrodomestici non rientrano nelle classi energetiche ad alta efficienza, il prezzo di acquisto comunque non concorre a formare il valore in base al quale viene calcolato il contributo. I nuovi mobili della cucina devono rispettare le norme sull’emissione di aldeide formica e devono essere predisposti per la raccolta differenziata dei rifiuti. Specifica importante: qualora qualcuno (o tutti) gli elettrodomestici non rientrassero nelle classi energetiche ad alta efficienza, il rispettivo prezzo di acquisto non concorre a formare il valore in base al quale viene calcolato il contributo.
Per la sostituzione di singoli elettrodomestici questa la tabella delle agevolazioni:
Elettrodomestici |
50 |
· 20% del costo · fino a 130 euro (lavastoviglie) · fino a 80 euro (forni elettrici e piani cottura) · fino a 100 euro (cucine a gas) · fino a 500 euro (cappe climatizzate) · fino a 400 euro (pompe di calore per acqua calda) |
Sostituzione vecchi apparecchi con · lavastoviglie non inferiore alla classe A/A/A · forni elettrici non inferiori alla classe A · piani cottura con dispositivo FSD · cucine libere con dispositivo FSD e forno elettrico non inferiore alla classe A · cappe climatizzate · pompe di calore con COP ≥ 2.5 |
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Aggiornamento del 25 marzo 2010
Dalle ultime notizie, sempre in attesa del testo completo del decreto attuativo:
Ø Il contributo ministeriale è previsto per l’acquisto, in sostituzione di mobili per cucina, di una cucina componibile completa sia di elettrodomestici che di contenitore per raccolta differenziata rifiuti e correlata di scheda del produttore che attesti che i mobili rispettano i limiti di emissione formaldeide previsti dalla legge.
Ø Il beneficio viene riconosciuto al consumatore, sotto forma di sconto, pari al 10% del prezzo sino ad un massimo di 1.000 euro.
Ø Il rivenditore deve: 1) verificare e/o autocertificare che si tratta di una sostituzione 2) verificare la disponibilità, tramite apposito sito delle Poste Italiane, della contribuzione 3) in caso di esito positivo, definita la vendita, inoltrare la documentazione alle Poste Italiane 4) ricevere il rimborso dello stesso, che verrà riconosciuto delle Poste Italiane, previa verifica della documentazione ricevuta.
Incentivi solo per chi decide in fretta
Gli sconti ci saranno fino all’esaurimento dei fondi. Il che vuol dire che li otterrà chi arriva prima. Potrebbe diventare una vera e propria corsa all’incentivo, quella che si aprirà il 6 aprile con l’avvio delle misure di sostegno alla produzione varate dal governo venerdì. Quanto veloci bisognerà dunque essere per assicurarsi il bonus? Quanto dureranno gli incentivi? Stando ai primi calcoli chi ne vorrà usufruire non dovrà stare a pensarci su troppo. Secondo le previsioni fatte a botta calda dai rivenditori di motorini, la somma destinata al settore servirà ad agevolare al massimo 30 mila acquirenti e sarà esaurita entro 15-20 giorni. Per il comparto arredo, facendo una media i bonus da distribuire potrebbero interessare dalle 60 mila alle 100 mila famiglie, cioè, dice la FederlegnoArredo, una famiglia su tre di quelle che quest’anno decideranno di cambiare la cucina; facendo due conti l’incentivo dovrebbe esaurirsi al massimo in quattro mesi.
19 marzo 2010
incentivi 2010 sull’acquisto di una nuova cucina
Aspettiamo domani il decreto attuativo per riuscire a capire qualcosa di più… Per ora sappiamo che:
Gli incentivi scatteranno il prossimo 6 aprile: lo ha detto il ministro per lo Svilippo Economico, Claudio Scajola al termine del Cdm. Sarà poi il decreto attuativo, che sarà firmato domani 20 marzo 2010, a indicare “modalità di attribuzione delle risorse assegnate a ciascun settore e le modalità di erogazione dei contributio. I cittadini e le imprese – ha spiegato Scajola – avranno a disposizione un call center che sarà gestito dalle Poste per ottenere tutte le informazioni pratiche necessarie. In generale i consumatori dovranno rivolgersi al rivenditore chiedendo di poter utilizzare l’incentivo. Il rivenditore verificherà la capienza dell’incentivo che diverrà uno sconto sul prezzo d’acquisto. Il rivenditore recupererà l’incentivo presso gli sportelli delle Poste. Prevederemo meccanismi per evitare fenomeni di accaparramento. Per l’acquisto di immobili è prevista la certificazione di efficienza energetica da parte dell’Enea”.
– CUCINA FINO A 1.000 EURO SCONTO. E’ previsto un contributo, sotto forma di riduzione, “per il 10% del costo e nel limite massimo di singolo contributo pari a 1.000 euro, per la sostituzione dei mobili per cucina in uso con cucine componibili ed elettrodomestici da incasso ad alta efficienza”.
– SEMAFORO ROSSO SE FINISCONO I SOLDI. Lo sconto viaggerà sul web e una sorta di semaforo bloccherà gli incentivi non appena finiranno le risorse individuate dal decreto attuativo: così per chi arriva tardi potrebbe non scattare l’aiuto. E’ questo il meccanismo previsto dal decreto attuativo degli incentivi predisposto dal ministero dello Sviluppo Economico. In pratica il venditore dovrà collegarsi ad un apposito sito internet e fornire i dati identificativi e quelli dell’acquisto. Successivamente dovrà fornire le fotocopie dei documenti di identità e copie degli scontrini emessi. L’operazione sarà però “automaticamente inibita in caso di esaurimento delle disponibilità del fondo”.
– SCONTI PER LAVASTOVIGLIE E FORNI. Se invece di cambiare la cucina si opterà per la sostituzione di un singolo elettrodomestico, è prevista una serie differenziata di sconti. La condizione è che si tratti di acquisti di elettrodomestici ad alta efficienza energetica e dotati delle più aggiornate misure di sicurezza. Per le lavastoviglie lo sconto è del 20% fino ad un massimo di 130 euro, per i forni elettrici e i piani cottura il 20% fino a 80 euro, per la cappa elettrica si arriva ad un tetto di 500 euro, sempre con il 20% di sconto.
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DECERETO LEGGE 10 FEBBRAIO 2009 n 5, Art. 2 Detrazione per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici
Il decreto per gli incentivi sull’acquisto di mobili / arredamento
Vademecum per il cliente
I beneficiari
• Possono beneficiare coloro che hanno iniziato dal 1 luglio 2008 interventi di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo, di ristrutturazione edilizia effettuati su singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali, possedute o detenute e sulle loro pertinenze.
• Possono fruire dell’agevolazione non solo i proprietari degli immobili, ma tutti coloro che sono titolari di diritti reali sugli immobili oggetto dell’intervento e che ne sostengono le spese; in sostanza i soggetti di seguito indicati:
o Il proprietario o il nudo proprietario;
o Il titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione, o superfice);
o Chi occupa l’immobile a titolo di locazione o comodato;
Ha diritto alla detrazione anche il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento, purchè sostenga le spese, le fatture ed i bonifici siano a lui intestati e purchè la condizione di convivente o comodatario sussista al momento delle invio della comunicazione di inizio lavori.
• Si ricorda che ciò significa che deve essere stata inviata, prima dell’acquisto dei mobili, richiesta con raccomandata all’agenzia delle entrate con allegato:
concessione edilizia o DIA, eventuale denuncia all’ASL, dati catastali e ricevute ICI.
La detrazione è da ripartirsi in 5 quote annuali di pari importo, ed è calcolata su un importo massimo complessivo di 10.000,00 Euro; Tale recupero avverrà mediante dichiarazione dei redditi del consumatore. Sono agevolati gli acquisti effettuati dal 7 febbraio 2009 al 31 dicembre 2009. Tale agevolazione è cumulabile con altre riferite agli elettrodomestici (per la sostituzione di frigoriferi e frigocongelatori legge 27.12.2006). le modalità di pagamento devono essere le medesime previste per la ristrutturazione e pertanto i pagamenti dovranno avvenire con bonifico bancario o postale, in cui deve risultare il riferimento normativo, il codice fiscale del beneficiario della detrazione (cliente) e la partita iva o codice fiscale del beneficiario del bonifico (negozio). Meglio comunque rivolgersi ad un professionista (commercialista) per evitare errori formali che possano pregiudicare la possibilità delle detrazioni.
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