Le lampadine fluorescenti a basso consumo energetico – che contengono una quantità variabile di mercurio da 1 a 50 milligrammi sono rifiuti speciali. A parità di emissione luminosa una fluorescente consuma fra il 65 e l’80% di energia in meno rispetto alle lampadine a incandescenza tradizionali. Fanno risparmiare in bolletta, ma vanno smaltite come si fa per le pile, per le batterie, per gli oli lubrificanti. Mai gettarle nel sacco della raccolta indifferenziata ( sacco nero). A recuperare e riciclare le lampadine di nuova generazione ci pensa il consorzio Ecolamp http://www.ecolamp.it
La partecipazione di tutti noi è fondamentale per proteggere noi stessi e l’ambiente che ci circonda dai rischi derivanti dall’inquinamento e dalle elevate quantità di rifiuti che ogni giorno produciamo La raccolta avviene in parte grazie al senso civico dei cittadini che portano le lampadine alle isole ecologiche, 3.200 distribuite su tutto il territorio italiano, 1.726 servite da Ecolamp: per facilitare i consumatori, il consorzio ha sviluppato un’applicazione per smartphone e tablet – l’Isola che c’è http://www.ecolamp.it/notizia/123 – che consente la ricerca del centro di raccolta più vicino.
Una volta raccolte, le lampadine tornano a nuova vita dopo un trattamento d’urto che trita, separa e stocca in un container i materiali differenti. Un tappeto vibrante consente la separazione delle plastiche dai vetri e dai metalli, mentre un processo di aspirazione e filtrazione separa le polveri fluorescenti dal mercurio, che viene recuperato per distillazione e riutilizzato a livello industriale. Il vetro lavato e triturato in scaglie trova nuove applicazioni che vanno dalle lane di vetro agli isolanti a materiali per l’edilizia.
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