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il cassetto scaldapiatti di Whirlpool

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Piatti caldi, come al ristorante, piatti che mantengono la temperatura dei cibi… con whirlpool e il cassetto scaldapiatti si può. qualche dato tecnico di WD140 LINEA PREMIUM – Cassetto scaldapiatti:
  • Cavità 20 litri
  • Temperatura da 40 a 80 gradi
  • finitura acciaio easy to clean
  • dimensione: 140 x595x548 millimetri
  • può essere abbinato al forno compact Oven e al forno Speed oven naturalmente di Whirpool

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hotpoint ariston, il frigo a cassettoni

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Affascinante, divertente, trendy… il frigorifero a cassettoni di hotpoint Ariston. Si adatta perfettamente alla moderna cucina minimalista. Questo modello sfrutta il sistema contenitivo dei cassettoni totalmente estraibili, i due cassettoni offrono differenti temperature che vanno dai 2 ai 7 gradi… (attenzione solo frigorifero, niente congelatore)

 informazioni  Domus arredi  Via Pascoli 39 Lissone tel 039794790

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LA LAVASTOVIGLIE A VAPORE

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WHIRLPOOL SESTO SENSO  PIU’ IGIENE CON IL VAPORE (la prima lavastoviglie a vapore del mercato)

la tecnologia Sesto senso (facilità d’uso, massime performance e risparmio di risorse) è stata applicata anche alla lavastoviglie:

  • con il vapore il lavaggio è più efficace sullo sporco delle stoviglie e offre migliori risultatai anche sulle stoviglie più delicate
  • le stoviglie non hanno bisogno di pre-trattamenti
  • il vapore ri rimuove del tutto i batteri e igienizza al massimo i piatti
  • si riducono i tempi e i consumi con un risparmio di energia del 30%
  • la lavastoviglie è dotata di un filtro che non ha bisogno di manutenzione: si pulisce da solo

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FAST CLEAN il forno che si pulisce da solo

FAST E CHEF….   le parole chiave dei forni  hotpoint Ariston

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FAST CLEAN. è lo speciale ciclo di auto pulizia automatica del forno, senza l’utilizzo di prodotti chimici e con un consumo al di sotto dei 2,8 KW. basta selezionare il ciclo fast clean e la pirolisi entra in funzione, in breve tempo la temperatura raggiunge i 500 gradi e tutti i residui di cottura depositati sulle pareti interne sono ridotti in cenere: basterà solo un dito per rimuoverli

 FAST COOKING è l’ideale per una cottura veloce di cibi freschi e per completare la cottura di cibi precotti. Con fast Cooking il forno non ha bisogno di preriscaldamento ed è quindi molto più rapido. I piatti arrivano in tavola con un risparmio di tempo che va dal 20 al 50%

CHEF PIZZA è un forno dalle prestazioni sempre perfette ed estremamente versatile, perché di adatta a qualsiasi tipo di cottura di cui si ha bisogno: dal gratin alla pasticceria, dalla cottura tradizionale al barbecue ed ALLA PIZZA. in più si propone la funzione multicottura 3 livelli, che consente di cuocere su 3 ripiani simultaneamente

CHEF PANE il forno 10 chef pane propone 6 programmi universali, inoltre sono stati creati 4 programmi dedicati alla realizzazione di pane, pizza, Arrosto, Dolci. Per queste preparazioni il forno elabora il perfetto ciclo di cottura stabilendo funzioni, tempi e temperature ideali: l’innovazione al servizio di un’impeccabile performance in cucina.

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il tempo delle mele al salone del mobile 2008

TORNA LO STILE ANNI 80 DI NAJ-OLEARI NELLE CAMERETTE DI DILIDDO E PEREGO  

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Si veniva catapultatai negli anni 80, appena si entrava nello stand di Diliddo e Perego firmato Naj Oleari al salone del mobile di Milano
Il tempo delle mele  uscì nelle sale francesi il 17 dicembre 1980 Inizialmente snobbato da pubblico e critica ed etichettato come “banale storiella per ragazzini”, il film si trasformò rapidamente in un fenomeno popolare, cinematografico e internazionale, con oltre 4 milioni di spettatori in Francia e oltre 15 in tutta Europa, segnando fortemente l’immaginario collettivo di una generazione e diventando immediatamente icona dei neonati e disimpegnati anni Ottanta. Come tutti i grandi fenomeni popolari, il film diffuse consuetudini all’epoca semi-sconosciute come  la discoteca riservata all’uso dei pattini a rotelle, l’appuntamento con gli amici al McDonald’s, lo zundapp e il bomber, “i paninari” e quelle borse colorate della Naj Oleari.
si respira ancora anni 80 alla Di Liddo e Perego  www.diliddoeperego.it  http://www.najoleari.it/sito.html

RACCOLTA PREMIO LISSONE

Selezione raccolta storica Premio Lissone

Al museo d’arte contemporanea fino a luglio 2008

Esposizione delle opere derivanti dalle edizioni straordinarie dello storico Premio Lissone (1946-1967), che vide esporre a Lissone artisti quali, solo per citarne alcuni, Antoni Tàpies, Emilio Vedova, Mario Schifano, Mauro Reggiani, Piero Dorazio, Karel Appel, François Dufrêne.

Sostenuto dalla più qualificata critica (Giulio Carlo Argan, Pierre Restany, Luciano Caramel…), il Premio Lissone divenne negli anni Cinquanta e Sessanta un vero e proprio punto di riferimento per le più avanzate ricerche artistiche a livello internazionale, anticipando persino le selezioni della Biennale di Venezia.

E’ nel 1946, quando ancora sono laceranti le ferite della guerra e fumanti le rovine, che un manipolo di coraggiosi lungimiranti, i responsabili della Famiglia Artistica Lissonese (associazione culturale lo locale) danno avvio alla prima edizione del Premio Lissone, un premio di arte contemporanea che diventerà negli anni Cinquanta e Sessanta un vero e proprio punto di riferimento per le ricerche artistiche più aggiornate a livello internazionale, paragonabile – naturalmente per la qualità e non per la quantità delle opere esposte – alle più importanti esposizioni quale, in primis, la Biennale di Venezia.
 
La Famiglia Artistica è attiva dal 1934 e i suoi caratteri corrispondono perfettamente a una stagione irripetibile della cultura italiana: quella postunitaria, che vede affiancarsi alle ancor gracili istituzioni pubbliche associazioni private che si assumono responsabilità, iniziative, scommesse, verrebbe da dire, rivolte al nuovo, ispirate ad una non retorica idea di progresso civile.

Attorno al Premio Lissone storico gravitano, negli anni, figure illustri. L’artista Gino Meloni anzitutto, orgoglio artistico della città, Giovanni Fumagalli, pittore e operatore culturale, Guido Le Noci, uno dei più geniali galleristi dell’Europa del Dopoguerra, e poi Raffaele De Grada, Mauro Reggiani, Atanasio Soldati, Dino Formaggio, Renato Birolli, Giulio Carlo Argan, Christian Zervos, Will Grohmann, Franz Roh, Werner Hofmann, Luciano Caramel…
 
E i premiati non sono da meno, sia che appartengano alla scena nazionale (ad esempio Emilio Vedova nel 1959) sia che si affaccino all’internazionale, come sarà per Theodor Werner, Gerard Schneider, Antoni Tàpies, Karel Appel, François Dufrêne, Edo Murtić, José Guinovart, Peter Klasen, per non citarne che alcuni.
 
Da quella attività, un ventennio fervido e pionieristico, è nata la Collezione Storica che  si presenta sino a luglio: frutto di acquisizioni, e di talune donazioni, che intendevano lasciar traccia concreta di eventi – ogni edizione del premio era, di per sé, un grande avvenimento culturale – e che ora ci ricordano una stagione forse irripetibile, della quale il Museo d’arte contemporanea di Lissone vuol essere degno erede.