dal giorno 21 al 28 novembre, presso la sede di PROGETTO LISSONE, sarà ospitata “RI MOSTRA – da rifiuti a risorse” mostra sul ciclo del riciclo dei prodotti organizzata da AMICA BRIANZA in collaborazione con la Provincia Monza e Brianza. (la mostra sarà aperta nei giorni feriali dalle ore 9,00 alle ore 12,00 e dalle ore 15,00 alle 18,00 e nei giorni festivi dalle 15,00 alle 18,00-sabato escluso)
In concomitanza si terrà il convegno “PRODOTTI E PRODUZIONE DI OGGI PER IL FUTURO” – ECO – INNOVAZIONE E RIDUZIONE DEI RIFIUTI, il 25 novembre presso la Sala Rappresentanza di Palazzo Isimbardi – P.zza Matteotti, 5 – Muggiò.
Differenziare per far la differenza Ma, in realtà, sappiamo riciclare? Alcune regole generali utili per separare i rifiuti nel modo corretto
CARTA E CARTONE Separate giornali e riviste dai loro involucri di cellophane; ; schiacciate le scatole di cartone e cartoncino. Anche i contenitori in poliaccoppiato (tetra-brik) del latte o dei succhi di frutta preventivamente sciacquati. Vanno, invece, tra i rifiuti domestici i tovagliolini e i bicchieri di carta sporchi, la carta oleata o plastificata (per esempio quella degli insaccati).
VETRO Lavate bottiglie e vasetti di vetro (togliete i tappi) e buttateli nell’apposito contenitore per la raccolta del vetro. Piatti, oggetti di ceramica o terracotta, specchi, lampadine a incandescenza vanno tra i rifiuti domestici, se poco ingombranti, altrimenti altri tipi di vetro quali finestre, specchi, pirofile o parabrezza vanno portati alle stazioni ecologiche.
LATTINE/BARATTOLI Dovete gettare le lattine di alluminio e i barattoli in banda stagnata (ad es. bevande, cibo per animali, conserve alimentari, ecc.) dopo averli sciacquati.
PLASTICA Le bottiglie in plastica (PET, PVC, PE) e i flaconi di detersivi vanno sciacquati e schiacciati nel senso della lunghezza, chiusi con il loro tappo, anch’esso riciclabile. Anche tutti gli altri contenitori in plastica per alimenti e non, che vengono acquistati al supermercato possono essere smaltiti a patto che non contengano residui di alimenti. generalmente rimangono esclusi dalla raccolta differenziata: gli arredi, i giocattoli, le custodie per CD, piatti, bicchieri, posate in plastica, porta-documenti, accessori per auto, bidoni e cestini, borse e zainetti che vanno smaltiti nei rifiuti domestici. Contenitori per colle o vernici, sacchetti per cemento, piccoli e grandi elettrodomestici vanno conferiti all’isola ecologica.
MEDICINALI SCADUTI I contenitori per la raccolta si trova davanti alle farmacia; prima di liberarvi dei medicinali scaduti toglieteli dalle confezioni di carta.
RIFIUTI PERICOLOSI, ELETTRONICI ED INGOMBRANTI Per i rifiuti urbani pericolosi (batterie per auto, vernici, oli alimentari e minerali usati, ecc.), per i rifiuti ingombranti (mobili, imballaggi di cartone, plastica e legno, pallets, ecc.) e per i RAEE (rifiuti elettronici come cellulari, pc, ipod, elettrodomestici) è necessario servirsi della stazione ecologica attrezzata. Per le pile utilizzate gli appositi contenitori gialli che, di solito, si trovano nei pressi dei Supermercati
UMIDO (R.S.U.) Tra i rifiuti organici si devono comprendere i resti di cucina quali: pesce, carne, ossa, uova e gusci, pane, pasta, riso, scarti di frutta, di verdure, fondi di caffè.
SCEGLIETE LA VOSTRA CUCINA E ATTREZZATELA CON CESTI, CESTONI, PATTUMIERE PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA, TRITARIFIUTI PER SMALTIRE L’UMIDO… PER MIGLIORARE LA VOSTRA VITA E LA VITA DELL’AMBIENTE CHE CI CIRCONDA
Raccolta differenziata… mai parola è stata più attuale, ma per scongiurare la nevrosi casalinga da differenziazione dei rifiuti occorre organizzarsi a partire dagli spazi abitualmente destinati alla Pattumiera.
In Occidente si consumano 50 tonnellate di risorse materiali all’anno pro-capite.Ad esempio, quando andiamo in farmacia, insieme alla pastiglia richiesta, il farmacista consegna molto altro a cui nessuno fa più caso. Così una volta pagato il conto, sempre più salato, ci portiamo a casa gratis un pacchetto di carta, cartone e plastica con dentro 2 grammi di analgesico… Lo stesso dicasi quando acquistiamo una confenzione di 500 grammi di pomodori nel suo involucro di plastica, oppure una manciata di prezzemo. Ebbene, per produrre un chilo di quella plastica, oltre a far crescere la spazzatura, si consumano 17 chili e mezzo di acqua, un po’ di petrolio, una spruzzata di zolfo, una di monossido di carbonio e 2 chili e mezzo di CO2… tutti “ingredienti” che contribuiscono a far crescere il gas serra. Ma questo oggi, pare un fatto scontato. Così succede che spesso il superfluo è maggiore del necessario.
Proviamo ad immaginare come potrebbe essere la nostra abitazione se tutti questi imballaggi di carta, cartone, plastica, cellophane invece che gettarli nei cassonetti li mettessimo in un angolo della nostra casa: ebbene, alla fine del mese avremmo occupato qualche metro quadro della sua superficie.
Secondo l’Apat(Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici) la quantità di spazzatura gettata nei cassonetti da un cittadino italiano medio corrisponde a circa un chilo e mezzo al giorno, cioè a 600 chili all’anno.
Ma cosa c’è in un chilogrammo di rifiuti domestici? C’è di tutto, come sappiamo, e quasi tutto può avere una destinazione diversa dalla discarica, ad eccezione dei 120 grammi di materiali inerti, poco più del 10 per cento del totale, anche se c’è chi ha tratto fuori qualcosa di utile e non inquinante da quei materiali.
Se si facesse una raccolta differenziata più seria, isolando i loro componenti (vetro, carta, alluminio, parte “umida”), utilizzandoli per produrre nuovo materiale, dalla carta riciclata al compost per uso agricolo, ma anche alle sedute delle sedie o ai dissimulatori di traffico. Oltreciò, raccogliendo, ad esempio, 1237 tonnellate di vetro si risparmiano 134 tonnellate di petrolio.
La gente dovrebbe sapere che con 19 bottiglie di plastica si può realizzare una coperta in pile, che durerà probabilmente una vita, spiega Vincenzo Conte, della società campana Erreplast. Riciclare 1000 chili di plastica fa risparmiare un 300/400 chili di petrolio, 1400 chili di materie prime; riciclare 1000 chili di alluminio fa risparmiare oltre 3000 chili di petrolio, oltre 4000 chili di bauxite…
idee sulle soluzioni d’arredo per la raccolta differenziata
Il tritarifiuti o più tecnicamente il dissipatore di rifiuti alimentari è un piccolo elettrodomestico inventato nel lontano 1927 dall’architetto americano John Hammes. Viene solitamente applicato sotto il lavello della cucina. I rifiuti alimentari gettati nello scarico, vengono sminuzzati in piccolissime particelle dal dissipatore e poi convogliati nello scarico dell’acqua corrente e quindi direttamente nella rete fognaria. Il tritarifiuti può essere considerato certamente un ottimo aiuto per lo smaltimento dell’umido. nel nostro paese i dissipatori sono ancora poco noti
TUTI I PRO
RISPARMIO NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI
MOLTA PIU’ IGIENE, SOPRATTUTTO NEI MESI CALDI
TUTI I CONTRO
LEGGERO AUMENTO DI CONSUMO DI ACQUA E ENERGIA
POSSIBILI INTASAMENTI NEGLI SCARICHI DI CASE DI VECCHIA COSTRUZIONE
informazioni offerte da:
Domus arredi Via Pascoli 39 Lissone (milano) tel 039794790 preventivi e informazioniinfo@domusarredilissone.it
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